Inaugurazione della casa san Clemente

«Dedísti, Dómine, habitáculum Mártyri tuo Cleménti», così canta la Santa Chiesa nel celebrare le glorie del terzo successore di Pietro, Clemente Romano: hai dato, Signore, una dimora al tuo Martire Clemente!

Parole che hanno trovato una eco solenne e una pregnanza tutta particolare nell’Urbe, il 23 novembre scorso, presso la nuova casa dell’Istituto Buon Pastore, posta sotto il patrocinio del Santo Pontefice.

Nel giorno della festa patronale ha avuto luogo la benedizione della Casa che dallo scorso settembre accoglie tre membri dell’Istituto: don dott. Matthieu Raffray, Superiore e Professore Incaricato di Filosofia presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum), don Giorgio Lenzi, Economo, il seminarista don Maxime Quinquis. A fare gli onori di casa, per l’occasione, è stato il Superiore Generale don Philippe Languérie, giunto appositamente d’Oltralpe, dalla Casa Generalizia di Courtalain.

Preghiera, gratitudine, commozione e convivialità hanno scandito la lunga e intensa giornata, interamente pervasa dallo spirito soprannaturale che caratterizza una casa religiosa. Al mattino ha celebrato la Santa Messa Prelatizia Sua Ecc.za Rev.ma mons. François Bacqué, Arcivescovo titolare di Gradisca, Nunzio Apostolico dalla rispettabile e generosa carriera diplomatica. Hanno servito l’Arcivescovo more cappellanorum don Lenzi e don William Barker, Vicario parrocchiale della S.ma Trinità dei Pellegrini e collaboratore della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, con assistenza corale di don Laguérie. Sua Eccellenza ha interrotto la Santa Messa per l’omelia, richiamando alla mente e al cuore degli astanti le gesta eil martirio glorioso di San Clemente, implorandone l’intercessione e rinnovando altresì i sentimenti di paterna stima che lo legano all’Istituto.

Al pomeriggio altri illustri ospiti, tra cui Mons. Patrick Descourtieux, Officiale della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, don dott. Alain Contat, Professore presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, il Rev.do don Cristiano Piseddu, dell’Archidiocesi Calaritana, il sign. Guillaume Ferluc, segretario del Coetus Internationalis Summorum Pontificum, si sono uniti alla gioia dei sacerdoti del Buon Pastore per il momento più atteso: alle 19,00, dopo il discorsetto ieratico ma carico d’emozione del Superiore Generale don Laguérie, l’Ecc.mo e Rev.mo Mons. Guido Pozzo, Arcivescovo titolare di Bagnoregio, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, ha tagliato il nastro bianco e giallo posto sul portone d’ingresso, per poi impartire la benedizione sui nuovi locali, pronunziando l’antica formula prescritta da Rituale Romano, nel nobile e solenne latino della Chiesa. «Pax huic domui et omnibus habitantibus in ea»: la pace, la benedizione del Signore Iddio, per mano di un Successore degli Apostoli è discesa sulla casa e su coloro che vi dimorano. Il buon Dio ha così suggellato quanto con la sua Provvidenza aveva sapientemente disposto.

(dal sito: Messainlatino.it)